<<Con Norberto Bobbio scompare la coscienza critica della sinistra italiana. È stato l'«oracolo» al quale, periodicamente, e soprattutto nei momenti più critici della recente storia italiana, politici e intellettuali della sinistra hanno fatto ricorso. Sempre sorprendendoli, gettando nel pensiero politico l'inquietudine di chi - come lui - sentiva di appartenere alla categoria di uomini che non sono mai contenti di se stessi. L'eredità della riflessione politica lasciata da Bobbio alla sinistra italiana è riassumibile in una via che lui stesso ha chiamato «la politica dei diritti»
Con queste parole lo ricorda il presidente del Consiglio Carlo Azeglio Ciampi.
Nasce a Torino il 18 Ottobre 1909, da una famiglia di elevate possibilità economiche, il padre è uno dei più noti chirurghi del Piemonte.
Frequenta il liceo Massimo D'Azeglio, conosce Vittorio Foa e Cesare Pavese.
Comincia l' attività da insegnante di Filosofia, prima a Camerino 1935-38, poi a Siena 1938-40, poi a padova 1940-48.
Frequenta gruppi di antifascisti, e comincia a frequentare le riunioni del movimento liberalsocialista.
Nel 1942 aderisce al Partito d' Azione .
Collabora con la resistenza e a Padova nel 1943 viene arrestato.
Insegna Filosofia all'università di Torino (1948-1979).
Dal 1979 è professore emereito dell'Università di Torino e socio nazionale dell'accademia dei Lincei.
Per scelta non partecipa alla politca, ma la osserva e la commenta costantemente, diventando punto di riferimento nel dibattito politico e intelletuale.
Nel 1984 viene nominato senatore a vita da Sandro Pertini.
Muore il 9 gennaio 2004 all' eta di 94 anni.
Tra i suoi scritti principali si ricordano :
- La Filosofia del Decadentismo 1944
-Da Hobbes a Marx 1965
- Profilo ideologico del Novecento 1969, Garzanti
- Una Filosofia militante 1971
- La cultura e il fascismo. 1973, Einaudi
- Quale socialismo ? 1976
- Destra e sinistra 1994
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